“Ho paura di cadere”

Scritto da NOELIA BAQUERIZO

L’anno scorso ho partecipato all’Ashtanga Yoga Intensive Course, poco prima di questo percorso Elena mi aveva dato Śīrṣāsana, quella postura che si fa alla chiusura della pratica mettendo la testa per terra e alzando le gambe. Come avrete percepito dal mio articolo precedente io e il mio equilibrio non abbiamo ancora sviluppato una relazione stretta e questo ha fatto sì che per fare la postura nel modo corretto ci è voluto molto tempo e tantissimi tentativi.

Un sabato mattina durante la pratica, mentre provavo ad andare in su con le gambe sono caduta di lato, cosa che per me in quel momento era abbastanza comune. Passato qualche mese, una mia amica dell’Intensive in una pausa caffè, mi ha detto che anche se lei non è mai caduta in questa postura la vista di me che cadevo durante la postura era qualcosa che la spaventava.
 

"Ho paura di cadere".

Nell’ambito pratico esiste una cosa molto importante, il saper cadere. Vuol dire semplicemente sapere in che modo muovere il corpo per far sì che durante la caduta non ti fai del male. Essendo una persona abbastanza maldestra, durante la mia vita sono caduta parecchio e nel farlo devo dire che ho imparato bene cosa fare per non farmi del male. Per esempio, so che se cado in avanti quando sto provando a tenermi su in Śīrṣāsana devo cadere in ponte.

Nella vita non c’è un “saper cadere” perché ogni volta che succede è diverso, una volta può capitare di essere licenziata dal tuo lavoro oppure lasciata dal tuo compagno o anche perdere un’amicizia.

 

Il modo per rialzarsi è sempre nuovo, solitamente ci porta a prendere nuove strade, ci fa diventare più forti, più creativi e ogni tanto ci porta a scoprire o riscoprire noi stessi.

La paura è quell’emozione che sentiamo nella nostra pancia prima che succeda qualcosa. Quando proviamo paura prima di una cosa negativa è il nostro istinto che ci sta mettendo in allarme, per esempio invece che prendere la solita strada di casa, una determinata notte la paura potrà farci prendere una strada diversa. Oppure prima di qualcosa di positivo, per esempio la paura che ho provato prima di trasferirmi dall’Ecuador in Italia ed iniziare una vita tutta nuova. 

Forse la soluzione in questi momenti di “caduta” è quella di cambiare prospettiva, non percepire la “paura” come qualcosa che ci frena e invece di permettere che questa emozione sia quella che ci spinge a fare qualcosa che non pensavamo di poter fare.

La paura è un'emozione bellissima in questi momenti perchè è quella cosa che ci fa rischiare e che ci permette di superare i nostri limiti.

Pensate a quando i bambini hanno paura di fare qualcosa, di solito quando gli adulti lo notano o li allontanano o gli dicono di non farlo più. E così si cresce avendo proprio questa reazione davanti alla paura, quella di girarsi verso l’altro lato e allontanarsi. Invece di andare verso la paura, di superare i limiti che ci auto imponiamo, di provare ad imparare quando sbagliamo e si anche di cadere a volte. Ma senza quel piccolo “sbaglio” sicuramente non riusciremo ad apprendere quello che magari dovevamo da quella caduta.
 
Non vi voglio invitare a provare a cadere da Śīrṣāsana, non è nemmeno mia intenzione incoraggiarvi ad avere una “caduta” nella vostra vita. Però, partendo dalla vostra pratica, vi propongo di andare oltre le piccole paure che potete avere in modo da iniziare a cambiare il vostro mindset e, chi lo sa, magari anche iniziare ad accogliere la paura e dargli il benvenuto quando arriva.

Noe
 
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