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Come Praticare in Estate – parte II

Scritto da daria rimoldi

Riprendo volentieri il tema di Beatrice per suggerivi alcune riflessioni e dare qualche ulteriore consiglio per mantenere viva la pratica yogica in estate senza avere sensi di colpa (quelli mandiamoli in vacanza definitivamente!). 

Le vacanze sono un momento fondamentale per staccare dalla routine e dallo stress della vita quotidiana. 

È importante rispettarle e consentirci la libertà di viverle con leggerezza facendo solo quello che ci fa star bene senza costrizioni.

Visto che per tutti noi la pratica yogica è qualcosa di veramente bello e utile nella nostra vita, è sicuramente arricchente e piacevole regalarsi dei momenti yogici durante le vacanze.

La pratica non è solo la sequenza di asana e che in vacanza possiamo sperimentare anche altre forme di pratiche estremamente utili per riconnetterci e rigenerarci.

La meditazione

L’estate è il momento perfetto per assaporare i benefici della meditazione. Al mattino presto verso sera puoi sedere in una posizione nobile, nel loto o a gambe incrociate, con la schiena eretta e con gli occhi chiusi, concentrandoti solo sulla respirazione e svuotando la mente dal groviglio di pensieri che la abitano.

Questa pratica, estremamente utile e rigenerante può essere svolta in un momento tranquillo della giornata anche in un luogo in natura dove il contatto con gli elementi sarà la chiave del successo: in spiaggia ascoltando il suono del mare, in pineta, al lago, in un bosco montano, seduti sull’erba o all’ombra di un albero. Basteranno 15-20 minuti per ritrovare l’energia e la calma mentale.

Il Pranayama (esercizi di respirazione)

Allo stesso modo della meditazione, puoi eseguire una semplice sessione di Pranayama da 10 o 20 minuti per abbracciare la sensazione di calma rigenerante data dalla respirazione ritmata. É bene trovare una seduta comoda per mantenere ben eretta la colonna vertebrale (a gambe incrociate o nel mezzo loto) ed essere a stomaco vuoto. In questo modo il prana passerà liberamente attraverso le nadi, i canali energetici del corpo portando ossigenazione ai tessuti e una nuova vitalità.

Una sequenza semplice da ripetere alcune volte può essere così strutturata: 3 tempi in inspirazione, 2 tempi in apnea e 4 tempi in espirazione mantenendo una metrica equivalente per ogni tempo. Per visualizzare l’ispirazione puoi pensare che l’aria attraversi la gola, il cuore, il basso ventre o il primo chakra, dove si conterà anche l’apnea mentre la parte in espirazione vedrà l’aria risalire dalla colonna vertebrale in 4 tempi: zona lombare, toracica, cervicale e terzo occhio.

Una Pratica Semplificata

Se invece ti senti più trasgressivo e vuoi un mood vacanziero anche nella pratica, ti suggerisco qualche trucchetto in più.

– Ogni orario è giusto! Se ti va di stendere il tappetino dopo la doccia quando rientri dal mare o a metà mattina o in un qualsiasi orario inconsueto, andrà benissimo!

– Puoi praticare in bikini o in pigiama, sperimentando anche tappetini di fortuna come quelli da viaggio molto sottili o le stuoie/cover mat che sono facilmente trasportabili e si possono usare direttamente sul pavimento. Quando tornerai a praticare sul tuo solito tappetino ti sembrerà di volare!

– Puoi fare una serie super semplificata: 10 saluti al sole oppure 8 e le posture fondamentali (le cprime 6); se vuoi arrivare a navasana puoi farlo anche togliendo il salto in mezzo nelle posture sedute tra destra e sinistra; fare solo le posture che quel giorno senti che ti fanno bene.

– Puoi ripercorrere mentalmente la sequenza completa mentre sei seduto davanti a un bel panorama e questa pratica “mentale” ti aiuterà tantissimo la prossima volta che la riprenderai fisicamente.

– Ricordati sempre che il nostro corpo ha memoria del beneficio che ottiene durante la pratica e basta poco per tenerla viva dentro di noi e farne un tesoro prezioso sempre a nostra disposizione. 

Buona estate!

Daria

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