Scritto da SARA MANTIONE
Da “Ayus” vita e “Veda” conoscenza, l’ Āyurveda è la scienza della Conoscenza della Vita. É la medicina tradizionale indiana, risalente a circa 5000 anni fa e una delle più antiche arrivata sino ai nostri giorni.
Il suo scopo è quello di raggiungere e mantenere l’equilibrio degli elementi, Aria, Acqua, Terra e Fuoco, nel nostro corpo e nella nostra mente. Vediamo da più vicino cosa significa e come questa straordinaria medicina raggruppa e tratta gli elementi.
E’ di fondamentale importanza il concetto dei tre Dosha: Vata, Pitta e Kapha,
di cui molti tra voi avranno già sentito parlare. Sono insiemi di diverse energie e qualità, ed è attraverso questi che determiniamo la nostra costituzione e predisposizione.
• Vata, composto da Aria ed Etere, di cui l’Aria ne è l’elemento primario
• Pitta, composto da Acqua e Fuoco, di cui il Fuoco è l’elemento primario
• Kapha, composto da Acqua e Terra. Qui entrambi possono essere dominanti l’uno sull’altro.
Aria: è l’elemento che più di tutti destabilizza ed è quindi il più forte. Non si può controllare né contenere. Non ha limiti e non ha regole, ed è proprio perché non ha forma che può avere qualunque forma. Trasporta ossigeno, senza il quale non ci sarebbe vita ma anche profumi, odori, temperature, informazioni. Trasporta e come tale domina. È veloce, sottile, chiaro.
Acqua: è adattabile, umida, contenibile, conduce e assorbe, è fredda, elastica, nutriente, morbida, pesante, densa, accogliente, penetrante, resistente.
Terra: è stabile, fredda, dura, accogliente, fertile, paziente, coriacea, resistente, contaminata, voluminosa, rassicurante, ancora più resistente dell’acqua. Dà radicamento e promuove la vita e la crescita.
Fuoco: caldo, bruciante, leggero, essendo in grado di trasformare gli altri elementi è purificatore. Imprevedibile se c’è aria che lo alimenta, si spegne se a contatto con troppa acqua. Ammaliante, carismatico, passionale, sottile.
Etere: contiene in sé tutti gli elementi e a sua volta ne è contenuto. Garantisce la corretta interazione tra di essi.
I tre Dosha prendono dunque le caratteristiche degli elementi che hanno al loro interno.
Parlando di corpo e mente, la cui relazione è decisamente interconnessa, ecco quindi che una persona con una forte predominanza Vata è presumibilmente instabile, molto alta o molto bassa, ha pelle screpolata, secca, capelli secchi e opachi, dotata di velocità mentale e fisica ma si stanca altresì facilmente. Persona curiosa, sfuggente, incline all’arte, creativa, intelligente, longilinea e leggera.
La persona con predominanza Pitta, ha la pelle calda, chiara e delicata, la tendenza ad arrossire e infiammarsi con facilità. Di contro però ha un buon metabolismo. Sente il bisogno di assumere bevande e cibi freschi, proprio per sedare questo forte calore. Siamo di fronte ad una persona ingegnosa, intelligente, profonda, spirituale. L’alto calore può provocare facilmente infiammazioni e bruciori. Ha lucidità mentale e chiarezza nelle azioni e nei pensieri.
Il tipo Kapha, invece, si presenta come pesante, sia nel corpo che negli umori, incline alla depressione, all’obesità, alla pigrizia e all’inerzia, ha una digestione lenta. La solidità dei suoi tessuti, d’altro canto, lo rende stabile e forte, morbido e flessibile. Dallo sguardo dolce e i modi gentili, una persona con predominanza Kapha appare anche tranquilla e capace di infondere calma e amore.
Noi tutti abbiamo ognuna di queste caratteristiche, e nel prossimo articolo vedremo più da vicino come riconoscerle, in una visione di corpo e mente sia Macro che Micro.
Fino ad allora, viste le temperature sempre più alte, continuate a tenere a bada Pitta Dosha con i consigli scritti nel mio primo articolo.
Sara
Sara Mantione - Esperta Operatrice Āyurveda
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