Ombra e l’Ashtanga Yoga
Ho iniziato a praticare Ashtanga nel 2010 mentre vivevo a Parigi, poi nel 2018 quando sono tornata a vievere a Milano mi sono subito rivolta ad Elena anche grazie ad una amica comune.
Ho iniziato a praticare Ashtanga nel 2010 mentre vivevo a Parigi, poi nel 2018 quando sono tornata a vievere a Milano mi sono subito rivolta ad Elena anche grazie ad una amica comune.
L’anno scorso ho partecipato all’Ashtanga Yoga Intensive Course, poco prima di questo percorso Elena mi aveva dato Śīrṣāsana, quella postura che si fa alla chiusura della pratica mettendo la testa per terra e alzando le gambe. Come avrete percepito dal mio articolo precedente io e il mio equilibrio non abbiamo ancora sviluppato una relazione stretta e questo ha fatto sì che per fare la postura nel modo corretto ci è voluto molto tempo e tantissimi tentativi.
Nel periodo difficile di tre anni fa, ho cambiato insegnante, shala e tipo di yoga.
Ringrazierò sempre Elena per essere riuscita a portare avanti in quei momenti, con coraggio e amore, la shala e le nostre pratiche.
Quest’anno, per la seconda volta, La Yoga Shala di Milano si è trasferita nella yoga shala di Daniele e Lucia in Sardegna: Sole Ruju Yoga. Elena ha tenuto classi mattutine di Yoga, Mysore Style e classi guidate aperte a tutti durante Luglio e Agosto.
Vogliamo ringraziare di cuore tutti gli studenti che ci hanno accompagnato in questa stagione e che hanno reso possibile questa avventura. Vogliamo estendere un ringraziamento speciale a Daniele Cubattoli e a Lucia Gobbi per averci aperto le porte e il cuore creando dal primo giorno un’atmosfera di gioia e amore.
Una mattina come tante altre stavo facendo colazione dopo la mia pratica mentre perdevo un po’ del mio tempo guardando Instagram. Di solito scorro finché non trovo qualcosa di interessante quando mi è uscito il video di una ragazza -che faceva yoga- e parlava della sua relazione con la postura che di solito chiamiamo “la gamba”.
Nella mia vita ho avuto sempre il desiderio, o per restare in linea col Podcast di questa settimana possiamo chiamarla ambizione, di avere un determinato corpo. Questo mi ha portato a fare tante diete, la maggior parte di un’assurdità totale il cui unico obiettivo era di perdere chili in modo veloce.
Questa volta le letture consigliate arrivano da Tim Feldmann che ci ha segnalato 3 diversi libri.
I primi due libri che Tim considera “quintessenziali” per chiunque pratichi yoga sono Bhagavad Gita scritto da S. Radhakrishnan e Yoga Sutra di Patanjali commentati da Swami Satchidananda (questo si trova sola in inglese). Come ultimo consiglio per qualunque praticante che sta lavorando sulla prima serie di Ashtanga Yoga, Il Potere dell’Ashtanga Yoga di Kino MacGregor.
Il festival ha un programma e un team di insegnati molto ricco. Elena terrà 2 Classi Guidate di Ashtanga Yoga: Date: Venerdì 18 e Sabato 19, Ore: dalle 11:15 alle 12:30, Location: Sala Capitolo.
Shantaram, romanzo scritto da Gregory David Roberts, è l’autobiografia romanzata dell’autore, fuggitivo da un carcere Australiano e atterrato senza sceglierlo, in India.
Uno dei libri più appassionanti ed avvincenti scritti sull’India, dove viene descritta in modo magistrale e coinvolgente, tutta la magia e la bellezza di questo StraOrdinario paese, con tutte le sue contraddizioni e assurdità agli occhi di un occidentale. Nel susseguirsi di molteplici e incredibili avventure, non manca il profondo tema della spiritualità, che l’autore affronta attraverso i grandi quesiti sull’esistenza e sull’umanità.
Gli “Yoga Sutra” di Rishi Patanjali compongono certamente il testo più conosciuto della letteratura yoga, contenente 196 versi che trattano l’essenza dello yoga. Quattro Capitoli sulla Libertà, scritto da Swami Satyananda Saraswati della Bihar School of Yoga (www.biharyoga.net/), è costituito dai versi originali in sanscrito, dalla trslitterazione in lettere romane, dal significato delle singole parole, dal significato del sutra, il tutto seguito dall’ interpretazione di Swami Satyananda Saraswti e dall’approfondimento di ciascun verso.