È quasi passato un mese da quando sono tornata dal ritiro con Richard Freeman e Mary Taylor.
Chi frequenta la Shala ha già sentito sicuramente Elena parlare di questi due grandi insegnanti, quindi non mi dilungherò più di tanto sulla ricchezza dei loro insegnamenti che passa, non solo dalle nozioni che condividono con grande generosità e autenticità, ma soprattutto da una lunga vita vissuta nello Yoga. La cosa che più mi colpisce di loro è questa nobile modestia, frutto di anni e anni di pratica, non solo fisica ovviamente ma anche di meditazione, chanting, respirazione ma più in generale di vita dharmica vissuta con estrema umanità e umiltà.
Ho avuto la grande fortuna di studiare con Richard e Mary durante un mese di corso intensivo e i loro insegnamenti sono sempre fonte di ispirazione e attenzione e approfondimento.
Questa volta però ho avuto la fortuna ancora più grande di condividere questi dieci giorni di ritiro con Elena.

Ci vuole del tempo, vari tentativi ed esperienze per trovare gli insegnanti che ci fanno sentire ascoltati e accompagnati ma, una volta trovati, la ricchezza è unica! Ancora più unica quando gli insegnanti degli insegnanti amplificano ancora di più questo humus fertile dove la pratica può trovare pieno sostegno e supporto. Allora si può sperimentare, crescere sapendo che una guida c`è – e anche più di una.
Questi insegnanti autentici ci invitano sempre a mantenere uno spirito critico, senza accettare ottusamente dogmi o regole e sono pronti al confronto perché loro per primi ci sono passati e hanno integrato e interiorizzato gli insegnamenti.
Sono diventati prove viventi delle possibilità che una pratica vera può aprire.
Certo, il percorso non è facile ma la pratica costante e ben stabilita e sostenuta può dare quel sostegno che serve ad affrontare la vita. Senza sconti certo, ma anche senza drammi inutili. Come dice il mio amato Ram Dass, il lavoro si fa nell’intimità del proprio cuore. Nel proprio cuore non ci possono essere scorciatoie o giustificazioni, insomma non ci possiamo prendere in giro nell’intimità del profondo del nostro cuore. Ma questo richiede coraggio, forza e una fiducia incondizionata. La pratica fisica, la meditazione, sono tutti strumenti che ci ricordano che possiamo sviluppare questa centratura per rendere i cambiamenti inevitabili della vita forse un po’ meno sconvolgenti.
Io sono sicura che senza la guida di Elena, guidata a sua volta da tutti i suoi maestri, non sarei arrivata dove sono arrivata ora, sia nella pratica ma anche nella vita di tutti i giorni. Ed è proprio grazie a questo percorso che ho cominciato 5 anni fa accompagnata da Elena sono andata in Thailandia, per partecipare a questo ritiro con Richard e Mary, fianco a fianco con Elena, sempre disposta a tornare studentessa sebbene la sua estesa esperienza di insegnante.
È stato molto bello poter condividere questi giorni con Elena, con Richard e Mary e gli altri partecipanti. Sono molto grata per aver potuto avere tutti i miei insegnanti nello stesso luogo e allo stesso tempo.
Ale