Come Vivere una Vita più Pranica Parte II

Scritto da daria rimoldi

Abbiamo già visto in un precedente articolo che cosa si intende con il concetto di Prana. 

Il Prana può essere considerato l’origine e la somma totale delle energie cosmiche e di tutta la materia dell’Universo. Questa Energia è ovunque e si trova con più o meno forza a seconda del luogo geografico e atmosferico in cui siamo immersi. 

La natura è intrisa di Prana: spiagge, montagne e praterie sono ricche di questa Energia della Vita mentre le città dall’atmosfera inquinata ne sono più povere e obbligano i propri abitanti a cercare altri modi per riuscire a vivere una vita più pranica.

Anche il Prana, come gli altri fenomeni naturali, può essere considerato come uno spirito con il quale entrare in relazione e dialogare a mezzo principalmente del Respiro.

Il Prana è il nostro vero nutrimento, perché senza di esso è impossibile la vita.

Partendo da queste considerazioni ci possiamo chiedere come fare a vivere una vita più pranica e quali tecniche sono a nostra disposizione. 

Il Pranayama accompagnato dalle pratiche di Yoga ci offrono delle validissime possibilità per imparare a controllare e a utilizzare in modo cosciente le energie del Prana. 

Grazie alla pratica possiamo arrivare alla nostra massima espansione sia a livello fisico che psicologico. 

E’ comune provare una sensazione di migliore ossigenazione a livello dei tessuti e degli organi dopo aver praticato una classe di Ashtanga, in cui il respiro Ujjay o Vittorioso è parte importante del Vinyasa, il coordinamento di respiro e movimento. Quello stato di benessere che si protrae per varie ore dopo la pratica è dato dalla rinnovata relazione con il Prana che abbiamo instaurato grazie al veicolo della pratica.

Altrettanto ci sentiamo rinvigoriti e con una mente più calma e chiara dopo una seduta che comprenda alcuni esercizi di Pranayama.

Al di fuori del tappetino possiamo svolgere alcune semplici attività di grande portata pranica come passeggiare in Natura in silenzio con passi lenti e respiri profondi, distogliere i pensieri dalle contingenze e dalle preoccupazioni e camminare meditando in un luogo che sia il più pranico possibile: lontano da strade, persone, rumori assordanti o distrazioni. 

Anche il cibo che mangiamo apporta una buona quantità di prana: più è fresco, vitale e vegetale e più è ricco di nutrimenti e di energia pranica. 

C’è una grande differenza di apporto pranico tra un’insalata appena colta nell’orto e una in busta del supermercato così come c’è tra un frutto di stagione (che in questo periodo può essere un grappolo d’uva o una mela) e un frutto arrivato in nave dall’altra parte del mondo. 

Se facciamo attenzione a tutte queste piccole cose ogni giorno, costruiremo un rapporto privilegiato con il Prana che sarà il nostro più fedele compagno di viaggio per l’intera durata della nostra Vita. 

L’obiettivo finale è quello di essere in piena salute e vitalità, liberi da condizionamenti e appesantimenti, in dialogo costante con l’invisibile e con tutte le espressioni del divino che ci sono in natura.

Una vita più pranica ci insegna anche a stare nel presente e a rinnovare questo proposito ad ogni respiro consapevole che facciamo in armonia con il flusso della Natura.

Daria

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