Gli Asana come Mezzo di Trasporto verso l’Amore

Scritto da NOELIA baquerizo

Ciao a tutti! È la prima volta che scrivo un articolo per il Blog di La Yoga Shala, essendo la più recente addizione del Team La Yoga Shala lascio una piccola presentazione per chi ancora non mi conosce. 

Mi chiamo Noelia (ma chiamatemi solo Noe) e sono ecuadoregna, ho iniziato a praticare Ashtanga Yoga due anni e mezzo fa con Elena, quest’anno a Luglio ho finito il Corso Intensivo proposto annualmente dalla Scuola e da qualche mese mi occupo della comunicazione di La Yoga Shala. Il mio percorso dentro allo Yoga sta appena iniziando ma nel poco tempo in cui mi sono imbarcata in questo viaggio ho scoperto tanta bellezza, non soltanto nella pratica e nella filosofia dello Yoga, ma soprattutto in me stessa. 

Io, come spesso accade alle donne, sono cresciuta con una forte mancanza di autostima, è una lotta ancora oggi, e sto riuscendo col tempo e con un costante lavoro su di me a trasformare questa insicurezza in un grande amore verso me stessa. Ogni giorno quando mi metto sul tappetino è come se la pratica mi regalasse un incontro intimo e profondo col mio corpo e con la mia mente. 

Diventa un momento solo mio, dove man mano che vado avanti con la sequenza scopro quanto sono forte e quanto lo divento ogni giorno di più. Scopro quanto sono capace di fare delle cose che non avrei mai immaginato, scopro quanto mi posso dedicare a qualcosa che mi fa bene. La lista potrebbe andare avanti all’infinito ma non vorrei soffermarmi su questo punto.

 

Inizio quest’anno accademico con un grande insegnamento che ha veramente cambiato il mio approccio alla pratica, ed è avere fiducia nella pratica.

Avere fiducia in qualcosa che è al di fuori del nostro “controllo” non è per niente facile, ma osservando i piccoli dettagli diventa possibile riuscirci. Per esempio, notare che la postura che prima non riuscivi a fare perché perdevi sempre l’equilibrio ora invece la mantieni tranquillamente. Oppure renderti conto che adesso il respiro ti viene in modo naturale e non devi più portare l’attenzione ad esso in ogni movimento. Anche realizzare che non arrivi più stanco alla fine dei Saluti al Sole o che riesci a passare da una postura all’altra senza difficoltà.

Farci fermare e farci rendere conto di tutto quello che abbiamo già fatto e costruito è il lavoro silente che fa la pratica tutti i giorni. Riesce a scolpire e tirare fuori il meglio di noi e lo fa quando riusciamo ad abbandonare l’idea di “perfezione” nell’esecuzione delle posture. 

Quando riusciamo a donarci alla pratica e accettiamo di essere soltanto uno strumento dove la pratica si svolgerà, il tutto cambia e la magia inizia.

Cominciamo davvero a superare i limiti che pensavamo di avere, riusciamo a tenere la mente ferma e concentrata su noi stessi. Diventiamo sempre più forti ed equilibrati. La fiducia nella pratica ci regala una più profonda conoscenza introspettiva e nelle nostre capacità, ci fa vedere che tutto è possibile se siamo presenti. Io vi invito a fare un “leap of faith”, all’atterraggio troverete amore e nient’altro.

Noe

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